Iran
Un paese in rapida trasformazione, termometro dei grandi cambiamenti che stanno investendo il Medio-Oriente
Storia millenaria, architettura unica al mondo, cultura e natura: tutto racchiuso in un solo Paese.
Le rovine di Persepoli parlano di un'antica grandezza, di cui restano i guerrieri barbuti scolpiti sulle lastre di pietra come silenziosi testimoni. Più lontano, da una ripida parete, si levano le tombe di Dario, di Serse, di Artaserse, i sovrani del più vasto e civile impero dell'antichità.
L'Iran è storia, la grande storia, nella sua forma più maestosa, ma è anche l'azzurro evanescente delle moschee di Isfahan, sono i giardini di Shiraz dove i profumi delle arance amare e lo scrosciare delle acque sono rimasti gli stessi dei tempi di Hafez, il poeta medioevale di cui in città è ancora viva la memoria.
A Yazd le Torri del Silenzio raccontano i riti funebri dei seguaci di Zoroastro, sullo sfondo delle montagne innevate che toccano i quattromila metri.
E poi il deserto, sconfinato, percorso da mandrie di dromedari in perenne cammino tra le città dell'antica via della seta.
Fino alla caotica, travolgente Teheran, il cuore vivo di un paese deciso a vivere fino in fondo la sua nuova stagione di libertà.
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Teheran
Una piazza di 8 ettari: per capirci, si tratta di 2 volte la Piazza Rossa di Mosca. Di cosa stiamo parlando? Semplice, di Isfahan e del suo coloratissimo mercato. Nata come un campo da polo, questa piazza ora racchiude giardini e fontane, ma sopratutto l'entrata al Gran Bazar, lungo ben 4km.
Una curiosità: un tempo, per due volte l'anno e per tre giorni consecutivi, l'entrata era vietata agli uomini così da poter permettere alle donne dell'harem dello Scià di poter far acquisti al riparo da occhi "indiscreti".
Il luogo più caldo sulla Terra: ci troviamo nel deserto del Lut, dove si raggiungono temperature davvero torride anche a causa della roccia lavica, secca e nera, che copre una vasta area di ben 480 kmq.
Qui si possono ammirare panorami mozzafiato con insolite dune di sabbia scolpite dal vento, pianure di sale nel mezzo del deserto e pitture rupestri che hanno contribuito a far inserire questa regione remota all'interno del luoghi Patrimonio dell'UNESCO.
Perfettamente imperfetto
Secondo un vecchio proverbio di queste terre, "Un tappeto persiano è perfettamente imperfetto e precisamente impreciso".
Il perché di questa frase solo apparentemente contorta è più semplice di quanto possiate immaginare e nello stesso tempo affascinante: in ogni singolo manufatto ogni artigiano includerà volutamente delle piccole imperfezioni, perché solo Dio è in grado di creare la perfezione!
Oramai è opinione diffusa che il primo vero servizio di recapito postale sia stato inventato e introdotto nell'antica Persia attorno al 550 a.c., sotto il dominio di Ciro il Grande.
L'Imperatore Persiano si preoccupò d'introdurre e quindi organizzare il servizio pubblico di recapito postale costruendo appositamente un reticolo viario.
Lungo queste strade vennero create delle "stazioni di cambio" per cavalli e messaggeri cosi da poter esser più rapidi nelle consegne.
La cucina tipica conta ricette che rimangono invariate da millenni e che si tramandano di generazione in generazione, come l'agnello che viene cucinato in tutti modi e in tutte le salse.
Non dimenticatevi poi le spezie: sono un must della cucina iraniana, sopratutto lo zafferano di cui sono tra i più grandi e migliori produttori al mondo!
Ultimo, ma non meno importante, in Iran si può assaggiare il migliore caviale al mondo, che arriva direttamente dalle profondità del Mar Caspio.
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