
Le cittadine dell’Umbria sono straordinarie macchine del tempo per compiere un emozionante pellegrinaggio laico alle radici della civiltà italiana.
LA GRAZIE E GENTILEZZA DI PAESAGGI ETEREI
È tradizionalmente il verde il colore dominante di questa terra mistica e francescana.
È stato declinato in migliaia di sfumature dai pittori che l’hanno rappresentata con tanta grazia: Beato Angelico, Perugino, Raffaello, Pinturicchio.
Monasteri, conventi e basiliche, borghi aggrappati a qualche ripido versante boscoso o torreggianti su colline di tufo, monti che svaniscono nell’azzurro e ovunque un sapore di spiritualità medioevale e contadina, non turbato da una modernizzazione, che qui sembra avere avuto la mano leggera.
Le cittadine dell’Umbria sono straordinarie macchine del tempo per compiere un emozionante pellegrinaggio laico alle radici della civiltà italiana.
L’Umbria delle acque. Da Rasiglia, piccola Venezia contadina, adagiata tra sorgenti e canali, al borgo di Scheggino, con le sue case ad archi e volte riflesse nelle acque dalla Valcasana.
Difficile scegliere fra l’Umbriamedioevale e antica, allineata lungo le antiche strade che hanno segnato la sua storia, la via Flaminia e la via America, e all’opposto l’Umbria dei fiumi, dei boschi, dei laghi, delle cascate.
Con i suoi sorprendenti monumenti, l’Umbria delle città parla di una potenza politica e di un fervore di traffici oggi inimmaginabili. Oggi sono città del silenzio, per sempre consegnate al loro volto medioevale.
È l’acqua il filo d’Arianna di questo viaggio nell’Umbria segreta e fuorimano, lungo le rive del Tevere, del Nera, del Velino, del Clitunno, del Trasimeno e delle Marmore. Scopriremo le tecniche ingegnose per fare arrivare l’acqua fino sul culmine dei piedistalli tufacei su cui si ergono le città o per farla precipitare da quell’ingegnoso gioiello tecnologico romano che è la cascata delle Marmore.
Un po’ schiacciata da vicini ingombranti come la Toscana e il Lazio, l’Umbria a tavola è tutta da scoprire.
L’Umbria è per viaggiatori dal palato fino, per quelli che amano le mete appartate, le piccole città in cui perdersi, i le chiese e i conventi immersi nei boschi.
È un viaggio dentro la grazia e la gentilezza dei suoi paesaggi, avvolti dall’atmosfera di una religiosità mistica e insieme umilmente calata negli oggetti e nei gesti quotidiani.
Ed è un viaggio alla scoperta di una terra dai sapori intensi, tramandati nel tempo e oggi replicati con gli stessi prodotti di ieri. Solo in Umbria l’anima e il palato non sembrano mondi remoti.
Le selezioni di BestItalia valorizzano il viaggio come esperienza totale.
Abbiamo scelto strutture ricettive differenziate: hotel, boutique hotel, palazzi d’epoca,
dimore contadine, alberghi diffusi e glamping, esplorando il territorio
insieme alle nostre guide e ai nostri esperti locali.
I criteri che ci hanno guidato sono l’atmosfera, l’ospitalità, la cura dei servizi offerti,
la sostenibilità e l’emozione.
Booking e coordinatore BestItalia
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