IN VIAGGIO IN IRAN
Basta osservare una mappa per rendersi conto della centralità dell’Iran nel mondo mediorientale: più di un milione e seicentomila chilometri quadrati di territorio che si estendono dal Mar Caspio al Golfo Persico, dalle catene montuose condivise con Turchia, Armenia, Azerbaijan e Iraq fino ai deserti di confine con Turkmenistan, Afghanistan e Pakistan.
L’altipiano iranico si trova mediamente ad un’altitudine di 1200/1300 metri e, pur in gran parte desertico, si trasforma improvvisamente in imponenti catene montuose quando volge lo sguardo a Nord (il monte Damavand raggiunge ben 5600 metri di altezza) oppure in spiagge e coste punteggiate di isole, quando volge lo sguardo a Sud (le più grandi sono Qeshm, Kish e Lavan, circondate da un pescoso mare color cobalto).
Questa posizione geografica delimitata da ben sette confini nazionali, la vastità del suo territorio e la varietà delle sue caratteristiche climatiche e morfologiche rendono l’Iran un Paese focale nella mappa del Medio Oriente, una sorta di raccordo tra i mondi, le culture e la Storia dell’Occidente e dell’Asia.
Viaggiare in Iran
Viaggiare in Iran significa spogliarsi di ogni preconcetto per prepararsi ad un tuffo nella diversità socioculturale e ad un vero e proprio salto nella Storia. Grazie alle sue strategiche caratteristiche geografiche, fin dagli albori della civiltà umana l’altopiano iranico è stato un luogo di passaggio, di scambio commerciale, di confronto culturale e di conquista.
Qui si trova una delle rarissime teocrazie contemporanee (le altre sono – con vari distinguo ed interpretazioni – l’Arabia Saudita, Israele e lo Stato del Vaticano), con tutta una serie di implicazioni sul piano sociale e giuridico che questa struttura politica comporta.
Qui si trova anche la culla della Storia, il Paese è infatti un immenso museo a cielo aperto, vivo e ricchissimo di testimonianze, reperti, memorie. Un viaggio in Iran è come spostarsi quotidianamente e contemporaneamente nello spazio e nel tempo, nella cornice di una società fondata su un’identità forte, differente, ma profondamente ricca ed improntata all’ospitalità.
Un salto nella storia
Osservando le raffinate decorazioni della moschea dello sceicco Loftollah ad Isfahan, al viaggiatore attento non può non venire in mente l’armoniosa calligrafia che impreziosisce il Taj Mahal di Agra, in India; ammirando le tombe reali scavate nella roccia di Naqsh-e Rostam e le suggestive rovine di Persepoli, il pensiero corre alla fondazione dell’antico regno persiano, a Ciro Il Grande, a Dario I, alle successive imprese di Alessandro Magno che introdusse in Asia principi di cultura ellenica; passeggiando per i giardini delle antiche case dei mercanti di Kashan si immaginano quali ricchezze, sottoforma di pietre preziose, tappeti, spezie e anche idee e forme culturali, sono transitate per queste terre, lasciando importanti tracce; percorrendo gli ambienti del Palazzo Golestan di Tehran, tra saloni sfarzosi e fontane zampillanti, ben si comprende la volontà della dinastia Qajar di mescolare ed integrare le tecniche decorative tradizionali persiane con le influenze architettoniche occidentali.
E anche chi non è particolarmente appassionato di Storia e di parallelismi tra epoche diverse, troverà in Iran numerosi stimoli su cui riflettere e di cui interessarsi: il cinefilo riconoscerà a Yazd i luoghi in cui Pasolini girò alcune scene della pellicola “Il fiore delle Mille e una Notte” (1974), l’appassionato di natura e paesaggi non perderà l’occasione di fotografare i diversi ecosistemi del deserto iraniano intorno a Kerman, l’intenditore di oggetti artigianali troverà soddisfazione nel contrattare un tappeto o una brocca in peltro nei baazar di Isfahan e Shiraz.
Ogni tappa di un itinerario in Iran si arricchisce anche di un aspetto da non trascurare: quello culinario. La disponibilità di risorse naturali del Paese e l’assenza di bar e locali notturni, moltiplica l’offerta e la varietà gastronomica locale, declinata in migliaia di ristoranti e trattorie a conduzione familiare. L’ampio uso di ingredienti freschi e biologici, spesso di produzione locale, si traduce in piatti saporiti, ma non piccanti, sapori insoliti capaci di incuriosire il palato del viaggiatore e di catapultarlo indietro nel tempo, quando non esistevano cibi in scatola, surgelati o preconfezionati.
Società e cultura
L’architettura giuspolitica e sociale della Repubblica Islamica dell’Iran è fondata sui principi religiosi del Corano. La Guida Suprema è una figura istituzionale capace di guidare appunto lo Stato grazie alla sua abilità di interpretare il Corano alla luce delle circostanze della sua epoca. Non si tratta di una vera dittatura, in quanto alla base della scelta della Guida Suprema e dei principali organi istituzionali iraniani (Presidente della Repubblica, Parlamento, Consiglio dei Guardiani ecc.) c’è sempre il suffragio universale.
I media occidentali sottolineano con insistenza i rapporti diplomatici difficili che l’Iran mantiene con USA, Israele, Arabia Saudita; si focalizzano su alcune consuetudini locali interpretandole come segno di arretratezza culturale e sociale: l’uso obbligatorio del velo per le donne, la censura su certi siti internet ed applicazioni come Facebook e Twitter, l’esistenza di una polizia morale a controllo dei comportamenti pubblici, il divieto del consumo di alcolici.
Tutto è interpretabile e soggettivo, nessuno desidera imporre idee o tratteggiare una realtà più rosea di quello che è: ma il consiglio che rivolgiamo al vero Viaggiatore, quello sensibile alla diversità e rispettoso delle differenze culturali, è di andare di persona in Iran, di parlare con la gente, di farsi un’idea propria del perché di certe situazioni e delle origini culturali di certe consuetudini.
L’Iran è il Paese in assoluto che più si discosta dai preconcetti e dalle aspettative di chi non l’ha mai visitato di persona. Gli iraniani sono un popolo aperto, generoso, accogliente, gentile, ospitale e soprattutto molto desideroso di parlare, confrontarsi e spiegare ai visitatori la propria cultura, la propria sensibilità religiosa e la propria vita, le preoccupazioni per il lavoro, per la politica internazionale, per il futuro.
Se si avrà la pazienza di ascoltare, spogliandosi di ogni preconcetto, magari davanti ad una tazza fumante di tè nero o ad un dolcetto di mandorle e pistacchi, si potranno scoprire e capire molti aspetti della vita locale che, con sfumature diverse, non sono forse così dissimili da quelli di casa nostra.
Informazioni utili
Il periodo migliore per viaggiare in Iran
I periodi più gradevoli, con temperature piacevolmente tiepide e scarse precipitazioni, corrispondono alla nostra primavera (da metà marzo a metà giugno) e al nostro autunno (da metà settembre a fine ottobre).
I mesi invernali sono piuttosto rigidi. L’estate iraniana è torrida, seppur generalmente secca.
Enti turistici in Iran
Per ulteriori approfondimenti e informazioni utili per viaggiare sicuri in Iran, per aggiornamenti su località ed eventi d'interesse, servizi e altre notizie aggiornate quotidianamente, rimandiamo alle seguenti pagine web:
• Ambasciata Iran a Roma
• Viaggiare Sicuri