Giordania
La Terra dei Carovanieri
I silenzi e i grandi spazi solitari. Sono queste le cose che non riuscirete a dimenticare della Giordania.
Per quelle sabbie sono passati popoli ed eserciti, gli imperi sono sorti e crollati, hanno lasciato grandiose rovine addossate alle rocce lavorate dal vento e dalle piogge.
Ora sono davanti a voi, mute ed enigmatiche.
La Giordania è il regno della sabbia e della roccia, delle acque turchesi del Mar Morto e di quelle coralline di Aqaba. La memoria biblica, i templi nabatei, i mosaici romani e bizantini, i castelli dei crociati, i deserti, la cultura beduina: in questa terra di confine tra Mediterraneo e Oriente le emozioni non finiscono mai.
Ore di volo
Amman
Nel punto più basso del pianeta
Fare il bagno nel punto più basso del pianeta, quattrocento metri sotto il livello del mare, non è un’esperienza alla portata di tutti.
In quelle acque sature di sali a causa della forte evaporazione anche chi non sa nuotare sta a galla, mentre i suoi fanghi sono celebrati in tutto il mondo per le proprietà rigeneranti. L’acqua è blu, il deserto giallo e per la colonna sonora c’è solo il vento.
La città rosa scolpita nella roccia
Per Lawrence d’Arabia, che di deserti si intendeva, Petra è «il più bel luogo della Terra». Ad affascinarlo erano i colori. Anche i semiti per i violenti contrasti della sua arenaria policroma, dal giallo ocra al rosso fuoco al bianco, la chiamavano «La Variopinta».
Davanti a voi si spalanca, enigmatica e grandiosa, una delle sette meraviglie del mondo moderno.
Il canyon, le tombe, le chiese, i canaloni, i bancali di rocce arrotondate e un clima di misticismo che ci si porta dietro ad ogni passo e che parla della vertigine dei millenni, dei popoli che sono passati, delle civiltà sepolte.
Scoprite l’anima del deserto nella terra dei beduini. Immaginate le Dolomiti, ma piantate, non nei pascoli, ma nella sabbia, in uno scenario prosciugato e geologico.
E una solitudine che solo i nomadi dei grandi spazi conoscono.
Vagare tra le dune e le siq, le gole rocciose, che incidono il paesaggio come gigantesche rughe, attendere l’alba quando tutto diventa color ocra o avventurarsi sul Ponte di roccia di Burdah.
La Giordania è tutto questo e molto altro.
Si chiama la Strada dei Re e permette di sperimentare un viaggio nel tempo, dai luoghi biblici, agli sconvolgenti mosaici romanie bizantini, fino ai castelli dei crociati, avamposti cristiani contro le incursioni del feroce Saladino.
Poi c’è il Monte Nebo e anche voi potrete ammirare la Terra Promessa così come apparve la prima volta a Mosè. E per finire un’immersione nel caos mediorientale di Madaba, con i suoi vicoli gremiti di una colorita umanità sempre indaffarata.
Maqluba, Mansaf, Zarb, Mutabbal, Knafeh: sono i nomi di una gastronomia misteriosa, tanto ricca perché ha molto viaggiato.
Ha radici nella tradizione beduina ed è aperta a influssi e contaminazioni, come tutte le culture nomadi. Gli ingredienti sono quelli del Medio Oriente, montone e agnello, verdure e riso, ma i dosaggi delle spezie fanno la differenza.
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