IN VIAGGIO IN ISLANDA
L’Islanda è un’isola situata pochi chilometri a sud del Circolo Polare Artico, nel cuore dell’Oceano Atlantico da cui cominciò ad emergere circa 20 milioni di anni fa. Rappresenta la più ampia parte emergente della dorsale terrestre medio-atlantica (insieme per esempio alle isole Azzorre) ed è divisa in due parti proprio da una faglia vulcanica: quest’ultima è responsabile della sua creazione geologica grazie al magma proveniente dalle viscere della Terra e tuttora continua a separarla lungo un asse che va da sud-ovest a nord-est, alla velocità di circa 2/3 centimetri all’anno.
A causa dell’incessante attività vulcanica, l’Islanda è una terra viva ed in evoluzione, costantemente modellata dalla lava e dalle forze geotermiche.
Viaggiare in Islanda
Un viaggio in Islanda significa farsi piccoli di fronte alla potenza della Natura e alla grandiosità dei suoi paesaggi. Qui le forze della Natura sono padrone assolute e ricordano costantemente al visitatore che è un ospite sulla Terra e che deve sempre comportarsi rispettosamente se desidera conviverci: mare, montagne, fiordi frastagliati, vulcani attivi, geyser, vapori geotermici, vento, pioggia, neve, ghiaccio… tutto in Islanda è mosso da energie naturali imprevedibili e selvagge che l’Uomo può solo in parte imbrigliare e cercare di addomesticare.
Viaggiare in Islanda permettere di abbracciare questa Natura selvaggia e purissima, nonché comprendere come il fiero popolo islandese sia riuscito nel corso di un intenso millennio di Storia a conviverci in rispettosa armonia.
L'origine vichinga e il primo Parlamento al mondo
L’Islanda rimase disabitata per secoli, i primi colonizzatori stabili giunsero dalla Norvegia tra l’870 ed il 930 d.C. in seguito alle lotte politiche in corso nella Scandinavia continentale che indussero molti Vichinghi ad abbandonare la terraferma per avventurarsi nell’Atlantico Settentrionale, verso le Fær Øer, le isole scozzesi, la Groenlandia e l’America del Nord.
Un colone norreno, Flóki Vilgerðarson, nell’860 approdò sulla costa occidentale dell’isola atlantica e la battezzò “Ísland”, cioè “Terra del Ghiaccio” in virtù dei numerosi iceberg che andavano alla deriva nel fiordo dove era giunto. Ad un altro norvegese, Ingólfr Arnarson, si deve nell’874 la nascita del primo insediamento in quello che diventerà il centro urbano più importante dell’isola, Reykjavík, il cui appellativo “Baia fumosa” deriva dalla presenza di tantissimi getti di vapore emessi dalle sorgenti termali.
La leggenda narra che la scelta dell’insediamento fu dettata da un’antica tradizione dei coloni vichinghi di alto lignaggio, secondo cui alla vista di una nuova terra andava gettato in acqua il legno del trono e poi gli dei avrebbero fatto scivolare tale simbolo di autorità fino al punto della costa più propizio a stabilirsi.
Fin dai primi insediamenti, i nuovi coloni islandesi rifiutarono la monarchia - considerata oppressiva e da cui fuggivano - come forma di auto-governo, preferendo organizzare una volta all’anno un’assemblea pubblica di due settimane durante la quale venissero conclusi affari, concordati matrimoni, risolte dispute, approvate leggi e applicate condanne: si trattava di una primordiale ed inedita forma di governo parlamentare, la prima fino ad allora nel mondo, denominata “Alþing”.
Il Circolo d'Oro: Thingvellir, Geyser, Gulfoss
All’inizio del X secolo gli Islandesi individuarono nella piana di Bláskógar il luogo ideale per i lavori dell’Alþing, cioè una vasta area situata a circa 50 km da Reykjavík, coperta da boschi, ricca di ruscelli e occupata nella parte centrale da un lago. La zona dal 930 venne ribattezzata Þingvellir , cioè “Pianura dell’Assemblea” ed oltre ad essere accogliente era attraversata da un alta parete rocciosa che divenne il pulpito naturale per gli oratori: si trattava della frattura causata dalla dorsale medio-atlantica e rappresenta tuttora un’importante attrattiva dell’area.
Oggi infatti Þingvellir è un parco nazionale che unisce l’importanza storico-culturale del primo parlamento al fascino di vedere con i propri occhi la spaccatura tra le placche continentali europea e americana. Durante un’escursione di qualche ora dalla capitale islandese, magari durante uno stopover dei voli Icelandair da/per l’America settentrionale, è possibile ammirare anche il fenomeno naturale simbolo dell’Islanda, i geyser.
Geysir è il geyser più antico conosciuto e non a caso ha dato il nome a quel particolare tipo di sorgente di acqua che si manifesta con spettacolari eruzioni intermittenti di colonne di vapore e appunto acqua bollente. Attualmente Geysir non è più attivo, ma il vicino geyser di Strokkur erutta regolarmente ogni 4/8 minuti.
Altrettanto spettacolare ed imponente è lo spettacolo offerto dalla cascata Gullfoss, letteralmente “Cascata dorata”, dall’islandese “gull”= dorato e “foss”= cascata. Sia in inverno quando è coperta da neve e ghiaccio, sia d’estate quando le acque del fiume Hvítá si gettano con un doppio salto nel suo stretto canyon, l’effetto della vista di Gullfoss è semplicemente spettacolare ed imperdibile.
Informazioni utili per viaggiare in Islanda
Il periodo migliore per viaggiare in Islanda
Grazie alla “Corrente del golfo”, l’Islanda gode di un clima meno freddo di quanto ci si potrebbe aspettare. L’estate è fresca, breve ma bella, con temperature medie nel pomeriggio da 12 a 17 gradi centigradi.
L'inverno, al Sud, può essere meno rigido che in Nord Italia.
Le condizioni meteorologiche sono estremamente variabili anche nel corso di una stessa giornata, per via del vento che soffia con frequenza.
Enti turistici in Islanda
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