IN VIAGGIO IN BIRMANIA
In "Lettere dall’Est" del 1898, il celebre autore britannico Rudyard Kipling scriveva: "Questa è la Birmania e sarà diversa da ogni altra terra che tu possa aver conosciuto".
Pur avendo trascorso pochissimo tempo in Birmania, Kipling ne colse immediatamente la specificità nel contesto di questa fetta di Asia: circondata da India, Cina, Tailandia e per brevi tratti da Bangladesh e Laos, la Birmania fin dalle sue origini ha sviluppato un carattere nazionale peculiare, non immune dall'influenza di quelli dei potenti vicini, ma soprattutto una sintesi di tante tradizioni culturali, religiose, etniche e architettoniche.
I suoi 50 milioni di abitanti circa vivono in un territorio ricco di risorse naturali e molto vario: dai quasi 2000 km di costa che si affacciano sul golfo del Bengala fino alle montagne degli Stati settentrionali di Shan e Kachin, passando per le vaste pianure centrali irrorate da 3 lunghi fiumi, tra cui l'Irrawaddy, le cui acque scorrono per oltre 2000 km dall’Himalaya al Mar delle Andamane.
Viaggiare in Birmania
Viaggiare in Birmania significa, come scriveva Kipling, entrare in contatto con una terra unica e diversa, ricca di paesaggi, abitata da un popolo originale e sorprendente. Questa è la nazione con 2 nomi, Birmania (più colloquiale) e Myanmar (più ufficiale).
Questa è la nazione con il maggior numero di gruppi etnici in Asia, ma tutti uniti da un carattere mite e sorridente.
Questa è la nazione dove il buddismo, la religione più pacifica sulla terra, avvolge ogni aspetto della vita quotidiana, ma è anche la nazione che dal colonialismo britannico alla recente dittatura militare ha avuto la più lunga storia di violenze, prevaricazioni e conflitti.
Questa è la nazione che è entrata nel terzo millennio scoprendo per la prima volta il significato delle parole “democrazia” e “libertà” grazie ad una donna minuta, ma determinata: Aung San Suu Kyi.
Sulle orme di Rudyard Kipling
Rudyard Kipling giunse a Rangoon (l’attuale Yangon) nel 1889 a bordo di un vascello che, lungo la rotta Calcutta-San Francisco, fece tappa 3 giorni nella colonia britannica appena dopo la conclusione della terza guerra anglo-birmana. La prima impressione del ventitreenne scrittore non fu molto positiva: il porto a cui attraccò gli parve "squallido e fangoso", d'altronde la cacciata dell’ultimo re birmano Thibaw era avvenuta pochissimi anni prima ed il conflitto, con le sue violenze ed i suoi episodi cruenti, ancora aleggiava nei racconti degli ufficiali che Rudyard ascoltò al Pegu Club, il ritrovo dell’elite coloniale britannica a Rangoon.
Ma poi la sua opinione sulla Birmania cambiò totalmente, grazie al primo sguardo che lanciò sulla Pagoda di Shwedagon: "Poi, un mistero dorato si elevò all'orizzonte - una bellissima ammiccante meraviglia che brillava al sole, di una forma che non era né una cupola musulmana né una guglia di un tempio indù." (da “From Sea to Sea and Other Sketches, Letters of Travel”, 1900).
Oggi come allora la gente di Yangon si ritrova la sera sotto il grande stupa dorato, baciato dagli ultimi raggi di sole del tramonto, si siede con amici e familiari, prega, conversa, si inchina davanti alle immagini di Buddha, accende candeline o bastoncini di incensi profumati.
Kipling si sorprendeva di quanto fossero belli, sorridenti e di buonumore i Birmani (specialmente le ragazze!) nonostante fossero ancora freschi i ricordi delle tragedie belliche: allo stesso modo il viaggiatore moderno non si capacita di come possano essere ospitali, pacifici e sorridenti i Birmani di oggi dopo aver vissuto decadi di rigida e cruente dittatura militare.
Questo è l’eterno incantesimo della Birmania ed il fascino senza tempo della sua Pagoda Shwedagon.
Road to Mandalay
Il battello a vapore su cui navigava Kipling, ripartito da Rangoon fece un’imprevista tappa a Moulmein, già capitale della Birmania Britannica: qui lo scrittore fu colpito dalla calma e dalla serenità che permeava la cittadina ed i suoi abitanti.
La vista degli elefanti che trasportavano lentamente i tronchi di legno di tek, dei pinnacoli sovrastanti la pagoda Kyaik-Tha-lun, della bellezza e dolcezza delle donne locali ispirò lo scrittore a tratteggiare le atmosfere malinconiche contenute nella poesia "Mandalay", pubblicata nel 1890.
C’è un sottile filo che unisce i soldati britannici che solcavano le acque del fiume Irrawaddy a bordo di vascelli a vapore con l’intento di annettere la Birmania settentrionale (simboleggiata da Mandalay) a quella meridionale ed i viaggiatori moderni che scivolano sulle medesime acque fluviali a bordo di confortevoli imbarcazioni da crociera: questo filo sottile è il sentimento che suscita essere in Birmania, respirare la sua atmosfera incantata, godersi il sole che tramonta sui campi di riso, osservare le pagode e gli elefanti, ascoltare il vento tiepido frusciare tra le palme e far tintinnare le campanelle, innamorarsi infine del sorriso di una ragazza locale.
Il viaggiatore contemporaneo, il soldato inglese di “Mandalay” e lo stesso Rudyard Kipling, pur in contesti storici diversi, condividono al rientro a casa lo stesso sentimento agrodolce di profonda nostalgia per la Birmania e la sua straordinaria gente.
By the old Moulmein Pagoda, lookin' lazy at the sea, there's a Burma girl a-settin', and I know she thinks o' me; for the wind is in the palm-trees, and the temple-bells they say: "Come you back, you British soldier; come you back to Mandalay!"
Informazioni utili per viaggiare in Birmania
Il periodo migliore per viaggiare in Birmania
Il clima in Birmania varia a seconda che ci si trovi in uno dei tre periodi principali dell’anno: tra aprile e giugno c’è la stagione calda, quando le temperature si alzano e la vegetazione inaridisce; segue la stagione caldo-umida, quando cioè il monsone abbevera campi e fiumi ridando vita e colore ai paesaggi; tra fine ottobre e marzo le piogge gradualmente diminuiscono ed il clima mite rende questa stagione la più favorevole ad un viaggio in Birmania.
Enti turistici in Birmania
Per ulteriori approfondimenti e informazioni utili per viaggiare in Birmania, per aggiornamenti su località ed eventi d'interesse, servizi e altre notizie aggiornate quotidianamente, rimandiamo alle seguenti pagine web:
• Ambasciata Myanmar Roma
• Viaggiare Sicuri