AMMAN E PETRA

La capitale giordana Amman giace distesa su una serie di colline, e già solo questo aspetto è un motivo di attrazione: innumerevoli sono infatti gli scorci panoramici che si possono cogliere e fotografare percorrendo le sue vie.
Amman è una
città giovane e cosmopolita, ospitale, gode di un clima piacevole per gran parte dell’anno ed è quindi il polo d’attrazione delle attività commerciali, culturali e sociali del Paese. Ciò che rende unica Amman è la concentrazione nel suo polo urbano di vestigia del passato e della tradizione situati fianco a fianco, con edifici moderni e quartieri residenziali: le rovine dell’
antica Cittadella dominano dall’alto sulle trafficate arterie del centro con le sue moschee ed i suoi labirintici suq, mentre il magnifico
teatro romano, intagliato sul fianco di una collina, consente di gettare lo sguardo fino agli eleganti quartieri residenziali, ai moderni centri commerciali, ai bar, ai locali e alle gallerie d’arte.
Archeologia e cultura accomunano la capitale con quella che è sicuramente la più conosciuta attrazione della Giordania:
Petra. Le immagini del tempio
El Khasneh al Faroun (“il tesoro del faraone”) intagliato nella roccia sono state rese celebri dal film “Indiana Jones e l’ultima crociata” del 1989: qui il regista Steven Spielberg ambientò il santuario dove veniva custodito il sacro Graal. Realtà e finzione si confondono durante una visita a Petra, tanto è suggestivo ed emozionante il luogo, non a caso dichiarato nel 1985 “Patrimonio dell’Umanità” dall’Unesco e anche una delle “sette meraviglie del mondo”.
Le bellezze di Petra non si limitano all’iconico “tesoro”, ma si estendono per tutta la valle sotto forma di
case e tombe scavate nella roccia, obelischi, templi, strade bordate da colonne, un anfiteatro da ben 3000 posti, altari sacrificali e, alla sommità di una scalinata da 800 gradini tagliati nella pietra, l’impressionante monastero
Ad-Deir.
IL MAR MORTO E IL WADI RUM

Il luogo situato alla
più bassa altitudine di tutto il mondo si trova in Giordania ed è il Mar Morto, con i suoi 400 metri sotto il livello del mare. Si tratta di un vasto specchio d’acqua senza sbocchi, diviso
tra Giordania ed Israele, che riceve acqua da alcuni immissari (tra cui il celebre fiume Giordano): l’acqua, chiusa tra le montagne giordane e le colline di Gerusalemme, comincia ad evaporare sotto i raggi solari, scoprendo un paesaggio incredibile fatto di rocce ricoperte da cristalli di sale e di fango ricco di minerali benefici (non solo per l’agricoltura, ma anche per la cura del corpo e per la medicina).
L’acqua che resta nel Mar Morto è tiepida e circa
dieci volte più salata rispetto a qualsiasi altro mare, consentendo a chi vi si immerge di galleggiare agevolmente e di ringiovanirsi con un cocktail di magnesio, sodio, potassio e bromo: queste caratteristiche rendono la zona attraente a chi cerca un momento di relax e benessere prima di procedere verso sud all’esplorazione dei deserti giordani.
Il più celebre di questi è il
Wadi Rum, molto apprezzato dagli appassionati di avventura: grandi spazi incontaminati punteggiati da canyon, rocce monolitiche modellate da vento e sabbia, grotte con incisioni rupestri e
villaggi dei Beduini, popolo semi-nomade che vive da tempo immemorabile in queste terre, secondo usi e costumi tradizionali in armonia con la natura.
Una natura non sempre semplice, caratterizzata da
condizioni climatiche spesso estreme: per questo motivo i Beduini rappresentano le guide ideali per visitare l’area in sicurezza. Vi sono diversi modi per avventurarsi nel deserto: a piedi in affascinanti trekking, a dorso di mansueti cammelli, a bordo di comodi fuoristrada 4x4 o, ultimamente, anche fluttuando nel cielo su silenziose mongolfiere che consentono di ammirare il Wadi Rum dall’alto.