Dopo aver arrancato lungo i tornanti della strada che da Udaipur conduce a Jodhpur, attraverso le verdeggianti asperità dei monti Aravalli, pochi si aspetterebbero di trovarsi di fronte ad un enorme territorio arido e pianeggiante, il deserto del Thar.
Man mano che ci si avvicina a Jodhpur, gli alberi lasciano il posto a sterpaglia ed arbusti che, a loro volta, superata la “città blu”, si trasformano nelle dune di sabbia e pietrisco che circondano gli avamposti del deserto di Jaisalmer e Bikaner.
Questo ambiente apparentemente inospitale, capace di escursioni termiche tra i 50 gradi diurni in estate e i -5 gradi notturni in inverno, rappresenta invece una tappa da non perdere durante il proprio viaggio in India; tra le sue dune dorate si nascondono infatti tesori inestimabili: piccoli villaggi abbandonati, caravanserragli, antiche dimore dei mercanti, “haveli” riccamente decorati.
Qui infatti correva una delle rotte della celebre “via della seta”, quel percorso che circa due millenni fa univa la Cina all’Europa attraverso l’Asia Centrale, la Persia e l’impero Ottomano.
Le carovane dei mercanti sfidavano le avversità del deserto del Thar per trasportare tra Occidente ed Oriente preziosi carichi di spezie, seta, tessuti, pietre preziose, gioielli e la vista dei bastioni di Jaisalmer o del forte di Bikaner significava aver superato o essere in procinto di intraprendere la tratta più difficile del loro viaggio.
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