Iran - La via dei caravanserragli
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Iran - La via dei caravanserragli

Da Shiraz ad Isfahan, con guida locale parlante italiano
Linea viaggio di esperienza
Numero partecipanti
minimo 2 massimo 9
partecipanti
Categoria hotel
5/4 stelle
categoria hotel
Assicurazione
polizza viaggia sicuro
inclusa
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16
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    Caratteristiche di viaggio

    La leggenda narra che tra il XVI ed il XVII secolo lo scià safavide Abbas I abbia fatto edificare 999 caravanserragli nel suo impero persiano. 
    Etimologicamente, la parola “caravanserraglio” deriva dalla fusione dei termini persiani “kārvān” (che significa carovana o gruppo di viaggiatori) e “sara” (che significa palazzo o edificio chiuso): indica quindi un luogo sicuro in cui i mercanti che percorrevano la Via della Seta tra Occidente ed Oriente trovavano rifugio e riposo durante le lunghe traversate nei deserti dell’Asia Centrale. 
    Abbas I comprese subito l’importanza economica delle rotte commerciali per il benessere del suo impero e fece edificare numerosi edifici con funzione di albergo, magazzino e luogo di scambi. In effetti, l'eredità più importante del caravanserraglio è rappresentato dal suo ruolo cruciale nel favorire l'interscambio delle merci, ma anche soprattutto l’interazione tra le culture: non solo hanno favorito il movimento di persone e prodotti lungo percorsi lunghi e difficili, ma hanno anche offerto ai viaggiatori l'opportunità di incontrarsi, di condividere storie ed esperienze, di confrontare culture, idee, lingue e credenze diverse.
    Il viaggio lungo la via dei caravanserragli iraniani intende quindi esplorare alcuni di questi 999 edifici storici, per ammirarne l’architettura e apprezzarne la centralità nel processo di scambio delle idee che ha creato la base culturale dell’Iran moderno.
    Il percorso si sviluppa a “mezzaluna” partendo da Shiraz, passando da Kerman e Yazd, attraversando i deserti Dasht-e Lut e Dasht-e Kavir e concludendosi a Kashan e Isfahan (possibilità di estensione anche a Tehran).
     

    In evidenza


    - Esperienza di viaggio tutta via strada da Shiraz ad Isfahan
    - Esplorazione dei caravanserragli come tema principale, ma non esclusivo del viaggio: alcuni inseriti nel contesto urbano dei bazar, altri sperduti nel deserto, altri trasformati in semplici ma affascinanti alloggi o ristoranti
    - Pausa relax in una tradizionale tea-house iraniana a Shiraz 
    - Escursione in 4x4 nel deserto intorno a Kerman con falò sotto le stelle 
    - Pernottamento in un semplice, ma suggestivo caravanserraglio tradizionale presso Yazd
    - Pausa relax in una caffetteria con terrazza panoramica sui tetti di Yazd
    - Camera d’albergo a disposizione fino alla partenza (late check-out) a Isfahan
     

    Caratteristiche di viaggio


    - Il tour si svolge su base privata con l’assistenza di una guida locale parlante italiano che accompagna i partecipanti durante tutto l’itinerario in Iran. 
    - Il trattamento previsto è di pensione completa e comprende una bevanda a pasto e una bottiglietta d’acqua al giorno, per persona. 
    - Gli alberghi selezionati sono di categoria 4/5 stelle locali nelle città principali, molto semplici e spartani nelle tappe minori.
    - Per il numero significativo di chilometri da percorrere (prevalentemente in zone desertiche) e per il livello basic di alcune sistemazioni, si raccomanda una buona condizione fisica e un ottimo spirito di adattamento.

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    Tappe del tour

    Iran - La via dei caravanserragli
    16 giorni

    aereopercorso via terra
    aereopercorso in aereo
    aereopercorso in nave

    Il programma di viaggio

    16 giorni

    + vedi il programma completo
    GIORNO
    01

    Partenza dall’Italia per Shiraz

    Ritrovo dei Signori Partecipanti ai banchi di accettazione della compagnia aerea Qatar Airways o Turkish Airlines, presso l’aeroporto di Milano...

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    GIORNO
    02

    Shiraz

    Prima colazione in Hotel. Giornata dedicata alla visita guidata della città di Shiraz, adagiata in una fertile vallata che accoglie...

    + leggi tutto
    GIORNO
    03

    Shiraz - escursione a Naqsh-e Rostam e Persepoli

    Prima colazione in Hotel.Partenza via strada in direzione di Naqsh-e Rostam (circa 60 km) per visitare la necropoli che ospita...

    + leggi tutto
    GIORNO
    04

    Shiraz - Sarvestan - Neyriz - Kerman

    Prima colazione in Hotel.Giornata dedicata al trasferimento via strada da Shiraz a Kerman, un lungo percorso di circa 580 km...

    + leggi tutto
    GIORNO
    05

    Kerman ed escursione nel deserto

    Prima colazione in Hotel.Kerman è il capoluogo dell’omonima provincia ed è situata a circa 1750 metri sul livello del mare...

    + leggi tutto
    GIORNO
    06

    Kerman - escursione a Rayen e Mahan

    Prima colazione in Hotel. Partenza via strada in direzione di Rayen (circa 110 km) e all’arrivo visita di Arg-e Rayen,...

    + leggi tutto
    GIORNO
    07

    Kerman - caravanserraglio di Zein-o-din

    Prima colazione in Hotel. Partenza alla volta di Yazd percorrendo la stessa strada che nell’antichità veniva grossomodo utilizzata dai mercanti...

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    GIORNO
    08

    Zein-o-din - Saryazd - Yazd

    Proseguimento per Saryazd (circa 40 km), un villaggio che in passato rappresentava l’ultima tappa lungo la via carovaniera del deserto...

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    GIORNO
    09

    Yazd - escursione a Meybod e Chak-Chak

    Prima colazione in Hotel.Mattinata dedicata alla visita di alcune attrazioni nei dintorni di Yazd, poco conosciute e normalmente non considerate...

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    GIORNO
    10

    Yazd - Kharanaq - Khur - escursione nel deserto Mesr

    Prima colazione in Hotel.Partenza via strada alla volta di Khur (circa 300 km), attraversando un paesaggio quasi desertico. Dopo circa...

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    GIORNO
    11

    Khur - Damghan

    Prima colazione in Hotel.Attraverso il deserto di sabbia Dasht-e Kavir, proseguimento del viaggio in direzione nord fino a Damghan (circa...

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    GIORNO
    12

    Damghan - Semnan - Garmsar

    Prima colazione in Hotel.Partenza per Semnan (circa 120 km).All’arrivo, si ammirerà la porta d’ingresso della città, Darvaza-e Arg, appartenente al...

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    GIORNO
    13

    Garmsar - Kashan

    Prima colazione in Hotel.Trasferimento a Kashan (circa 270 km) e, all’arrivo, visita della cittadina che è celebre per la produzione...

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    GIORNO
    14

    Kashan - Isfahan

    Prima colazione in Hotel. Partenza per l’ultima tappa del viaggio tra deserti e caravanserragli, cioè Isfahan (circa 210 km).Occorrono pochi...

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    GIORNO
    15

    Isfahan

    Prima colazione in Hotel.Trasferimento nel quartiere armeno di Nuova Jolfa, così chiamato per la sua origine storica risalente al periodo...

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    GIORNO
    16

    Isfahan - Rientro in Italia

    Partenza con volo di linea Qatar Airways o Turkish Airlines e arrivo in giornata a Milano Malpensa o Roma Fiumicino.

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    vedi tutti i 16 giorni

    Strutture ricettive

    Hotel previsti o similari

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      assistenza alla persona, spese mediche,
      bagaglio, annullamento e "Rischio Zero”
    • Condizioni generali
      di contratto di vendita
      di pacchetti turistici

    Quote in aggiornamento

    NOTE

    Quote di partecipazione 
    Il presente programma è basato su orari, tasse aeroportuali, tariffe dei trasporti e costi dei servizi a terra in vigore nel mese di Maggio 2021.
    Le quote di partecipazione indicate sono calcolate ed espresse in Euro, sono intese per persona e non prevedono adeguamenti valutari.

    Le tariffe aeree sono state calcolate in base ad una specifica classe di prenotazione (economy) e compagnia aerea (Qatar Airways o Turkish Airlines), in partenza da Milano Malpensa o Roma Fiumicino. 

    Le quotazioni alberghiere sono riferite agli hotel indicati (di categoria 2/4/5 stelle locali), o similari.

    Qualora i servizi indicati non fossero disponibili ed essendo le tariffe aeree e alberghiere in continua evoluzione, al momento della prenotazione Earth si riserva il diritto di modificare le quote qui riportate sulla base dei costi dei nuovi servizi confermabili e delle eventuali modifiche di tariffe subentrate.

    Una variazione delle tariffe dei trasporti, dei costi dei servizi o del tasso di cambio indicati che dovesse verificarsi entro 20 giorni dalla data di partenza, determinerà una revisione delle quote.

    Sono escluse dalla “quota base di partecipazione” le tasse aeroportuali e l’eventuale sovrapprezzo carburante (fuel surcharge). Essendo tali costi estremamente variabili, sono indicati all’atto della prenotazione e verranno riconfermati all’emissione del biglietto aereo.

    NOTA IMPORTANTE: le quote pubblicate sono indicative e possono subire variazioni a causa dei continui aggiornamenti delle tariffe aeree e dei servizi a terra determinati da diversi fattori (art.39 D.Lgs 62/2018, Codice del turismo). Vi preghiamo pertanto di fare riferimento al nostro sito www.earthviaggi.it o direttamente ai nostri uffici per eventuali aggiornamenti e promozioni.

     

    Visto
    Per poter disporre del tempo sufficiente all’ottenimento del visto iraniano e alla riconferma dei servizi le adesioni ai viaggi in Iran verranno chiuse 35 giorni prima della data di partenza, salvo disponibilità. 

    L’ottenimento del visto iraniano è possibile all’arrivo all’aeroporto di Tehran, a fronte del pagamento di 95€ in anticipo a Earth (cifra suscettibile di variazione); i tempi di attesa sono variabili in base al numero dei richiedenti, va considerato poi il tempo di percorrenza tra l’aeroporto internazionale e il centro città - circa 60km). 

    L’ottenimento del visto in loco richiede una lettera di autorizzazione di cui si occupa Earth previo invio della scansione ben leggibile del passaporto (solo la pagina con i dati anagrafici) e di una foto digitale a colori e recente.

    Minimo partecipanti
    Per l’effettuazione di questo viaggio è previsto un numero minimo di 2 partecipanti. 

    Escursioni
    Nel caso in cui il viaggiatore usufruisse di escursioni programmate e svolte da altre agenzie/organizzazioni locali o direttamente dalle strutture alberghiere, Earth by Enterprise S.r.l. non potrà fornire alcuna garanzia.

    Recesso del consumatore (Penalità)
    In deroga alle Condizioni Generali di Contratto pubblicate sul sito internet di Earth Cultura e Natura (www.earthviaggi.it), al consumatore che receda dal contratto prima della partenza in caso di annullamento saranno addebitati a titolo di penale:
    - la quota gestione pratica;
    - le seguenti percentuali sulla quota viaggio:
    - nessuna penalità fino a 60 giorni prima della partenza del viaggio
    - penalità del 10% fino a 35 giorni prima della partenza del viaggio
    - penalità del 50% da 34 a 20 giorni prima della partenza del viaggio
    Nessun rimborso spetterà a chi rinuncerà dopo tale termine.

    Verranno inoltre applicate le penalità relative ai visti di ingresso (se previsti e già ottenuti) e alla biglietteria aerea (tariffe speciali, instant purchase, low cost e voli di linea), i cui costi di cancellazione verranno comunicati all’emissione dei biglietti stessi.

    Si precisa che:
    - il riferimento è sempre ai giorni “di calendario”;
    - per determinate destinazioni, per particolari servizi, per i gruppi precostituiti e per determinate combinazioni di viaggio, le penali sopra riportate potranno subire variazioni anche rilevanti;
    - per determinati servizi turistici e non turistici le penali possono essere del 100% già al momento della proposta irrevocabile o della prenotazione/conferma da parte del tour operator; tali variazioni saranno indicate nei documenti relativi ai programmi fuori catalogo o ai viaggi su misura o a viaggi e servizi in genere non rientranti pienamente o parzialmente nel presente catalogo;
    - in ogni caso, nessun rimborso spetta al consumatore che decida di interrompere il viaggio o il soggiorno per volontà unilaterale.

    Le quote di partecipazione includono

    - Assistenza di qualificato personale aeroportuale alla partenza da Milano Malpensa/Roma Fiumicino
    - Voli internazionali Qatar Airways o Turkish Airlines da Milano Malpensa/Roma Fiumicino a Shiraz e ritorno da Isfahan, via Doha o Istanbul, in classe economica (altri aeroporti italiani possibili su richiesta)
    - Tutti i trasferimenti in Iran, con veicolo privato climatizzato e autista di lingua locale
    - 14 pernottamenti in camera doppia standard (spesso a due letti) in alberghi di categoria 4/5 stelle locali (3 stelle a Yazd, i migliori disponibili, cioè semplici alloggi di categoria 2 stelle locali, a Khur, Damghan e Garmsar; spartano caravanserraglio tradizionale con bagni in comune tra Kerman e Yazd)
    - Camera a disposizione fino alla partenza la notte del penultimo giorno a Isfahan
    - Trattamento di pensione completa con pasti a menù fisso in ristoranti locali o in Hotel (compresa una bevanda a pasto)
    - 1 bottiglietta d’acqua per persona al giorno, tè e caffè durante i trasferimenti lunghi
    - Guida/accompagnatore locale parlante italiano per tutto il tour in Iran
    - Visite guidate ed escursioni indicate in programma, compresi i biglietti di ingresso
    - Bevanda calda e dolci in una tradizionale tea-house iraniana a Shiraz
    - Spuntino con bevanda intorno al falò nel deserto di Kerman 
    - Merenda o aperitivo o cena (in base all’ora del tramonto) presso caffetteria con terrazza panoramica sui tetti di Yazd
    - Codice di autorizzazione al rilascio del visto turistico
    - Guida dell’Iran edizioni Polaris (una per camera)
    - Zainetto da viaggio, Eastpak

    • Earth Viaggi protegge i propri Viaggiatori con UnipolSai Assicurazioni, una copertura completa dal momento della prenotazione, durante il viaggio e anche dopo il rientro Italia! (verifica nel dettaglio cliccando qui)
    • Assistenza alla persona: tramite Centrale Operativa H24 (costituita da medici, tecnici e operatori)
    • Garanzia Covid-19: a copertura delle spese di rientro alla residenza (fino a € 3.000 per persona) e prolungamento del soggiorno (€ 200 al giorno per massimo 15 giorni) in caso di restrizioni dovute alla pandemia durante il viaggio
    • Rimborso Spese Mediche in viaggio: fino a € 30.000 per persona
    • Bagaglio: furto, rapina, scippo, incendio mancata riconsegna, fino a € 750. Spese di prima necessità per ritardata (12 H) o mancata riconsegna da parte del vettore, fino a € 250
    • Annullamento Viaggio: indennizzo della penale fino a € 10.000 per persona e € 50.000 per evento compreso Covid-19
    • Interruzione Viaggio: rimborso dei giorni non usufruiti, fino a € 5.000 per evento
    • Polizza “Viaggi Rischio Zero”: per la copertura delle maggiori spese e dei giorni non usufruiti a seguito di eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio, fino a € 2.700 per persona
    • Polizza Infortuni in viaggio: € 150.000 per invalidità permanente o decesso, compreso il rischio volo (esclusi voli privati)
    • Polizza “Cancellazioni voli”: per la copertura del maggior costo ragionevolmente sostenuto per l’organizzazione di servizi di trasporto alternativi a quelli previsti da contratto, nei limiti di € 550,00 a persona (Italia/Europa) e € 1.000,00 a persona (Mondo)

    Le quote di partecipazione non includono

    - Tasse aeroportuali e fuel surcharge (Euro 230/320, importo da riconfermare all’emissione del biglietto aereo)
    - Quota gestione pratica (Euro 70)
    - Visto turistico di ingresso in Iran (da regolare in loco oppure Euro 95 con procedura di rilascio prepagata tramite Earth)
    - Early check-in (prima delle ore 14) e late check-out (dopo le ore 12) negli alberghi, eccetto dove specificato
    - Escursioni e visite facoltative, non previste in programma
    - Pasti non previsti in programma, menù à la carte, bevande, mance, facchinaggi, extra di carattere personale e tutto quanto non espressamente indicato.

    Estensioni

    Iran - La via dei caravanserragli

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    Estensione a Tehran da Garmsar

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    Per entrare in Iran è necessario avere il passaporto con validità minima di 6 mesi ed è obbligatorio il visto d’entrata. L’ottenimento del visto iraniano è possibile in anticipo rispetto al viaggio presso le rappresentanze di Milano e Roma; necessita della presenza del richiedente per l’apposizione delle impronte digitali e per questo motivo va chiesto e regolato di persona. In alternativa è possibile ottenere il visto iraniano all’arrivo in aeroporto a Tehran, regolandolo in anticipo a Earth (90€ - cifra suscettibile di variazioni).

    In entrambi i casi è necessario un codice di autorizzazione al rilascio del visto turistico che verrà fornito da Earth dietro presentazione della scansione a colori ben leggibile della pagina con i dati anagrafici del passaporto corretta documentazione almeno 30 giorni prima della data prevista di partenza.

    Per entrare in Iran occorre il passaporto con validità minima di sei mesi, il documento deve avere almeno due pagine libere continue, essere firmato e senza timbro di visti/timbri di Israele (anche scaduti).

    Il rilascio del visto in aeroporto all’arrivo in Iran necessita della presentazione di una polizza assicurativa sanitaria valida nel Paese. Gli addetti al rilascio del visto spesso fanno pagare discrezionalmente sul posto il costo dell’emissione di una polizza (circa 30 euro).

    A partire dal 21 gennaio 2016 viene limitata la possibilità di usufruire del programma Visa Waiver Program (ingresso negli USA senza visto) a chi, essendo doppio cittadino, ha la cittadinanza anche di uno dei seguenti Paesi: Iran, Iraq, Siria o Sudan, nonché per chi ha viaggiato nei citati paesi a partire dal 1° marzo 2011 (sono previste eccezioni per alcune specifiche categorie di viaggiatori).

    Per maggiori informazioni:
    Consolato dell'Iran a Roma: Via Nomentana 361, 00162 ROMA, Tel. 06/86214478-80, Fax . 06/86215287
    Consolato Generale dell'Iran a Milano: Piazza Diaz 6, MILANO Tel.02/860646 - 8052615, Fax. 02/72001189

    Comportamento

    In Iran è richiesto un abbigliamento rispettoso sia per gli uomini che per le donne. Per l’uomo nei luoghi sacri è obbligatorio avere pantaloni e camicia a manica lunga. Le donne devono avere il capo coperto con un foulard in maniera da coprire il collo e i capelli; non devono essere evidenziate le forme del corpo, si consiglia quindi di usare una giacca lunga e leggera che copra fino a metà gamba e sotto indossare pantaloni e maglie a maniche lunghe. Nelle moschee è richiesto di togliersi le scarpe, mentre in alcuni santuari bisogna indossare la chador, che sarà fornito in loco. Per rispettare usi e costumi locali, si consiglia di avere un atteggiamento composto tra uomo e donna quando si è in pubblico. Non baciare né stringere la mano alle donne iraniane.
    In generale gli Iraniani sono persone amichevoli, ospitali e generose; nonostante l’immagine dipinta dai media occidentali, il Paese è sicuro ed il turismo rappresenta una fetta crescente dell’economia. Il viaggiatore rispettoso delle abitudini locali non sarà mai ospite sgradito, ma anzi in molte località poco turistiche sarà oggetto di curiosità e festosa accoglienza, soprattutto da parte degli innumerevoli bambini.
    Le tre regole di comportamento da non scordare mai sono: 1) non introdurre e consumare alcolici nel Paese; 2) non introdurre e adoperare materiale pornografico o comunque con nudità; 3) togliere le scarpe nelle Moschee e nelle abitazioni private.
    Gli usi ed i costumi del Paese sono in costante evoluzione e, per certi aspetti, si stanno ammorbidendo: consigliamo comunque di attenersi alle suddette indicazioni per evitare situazioni spiacevoli.

    Clima

    In linea di massima il clima dell’Iran è continentale: rigido in inverno, caldo e asciutto d’estate. L’altitudine può determinare delle diversità, ma l’aridità è l’elemento che più caratterizza questo Paese, specialmente in estate. La temperatura, che varia secondo l’altezza e la latitudine, ha una media estiva di 20° con punte elevate fino a 40° a luglio ed agosto, mentre in inverno può scendere notevolmente sotto lo zero. Notevole anche l’escursione termica stagionale e giornaliera. Sulle montagne settentrionali la stagione fredda è caratterizzata da abbondanti piogge e neve, mentre le regioni dell’Est e del Sud sono aride e sterili; sull’altopiano il clima è continentale mentre il litorale è caratterizzato da inverni tiepidi ed estati calde. Le stagioni migliori per il viaggio sono la primavera e l’autunno. Sull’isola di Kish il clima rimane caldo per 11 mesi all’anno, temperato dalla brezza marina (mesi sconsigliati: seconda metà di luglio e prima metà di agosto).

    Acquisti

    In Iran si trovano molti oggetti d’ottima manifattura, come la ceramica, gli oggetti di rame, oro e argento, le miniature i tessuti e soprattutto i tappeti (kilim), che troverete sia in lana che in seta dipinti con tinte naturali. Il luogo migliore per fare acquisti è il bazaar. Vi si trovano anche spezie (zafferano), oli profumati, pistacchi e caviale.

    Abbigliamento

    Adeguato al clima continentale: abiti pesanti da novembre a febbraio, leggeri in proporzione da marzo ad ottobre. L’Iran è un Paese di rigida osservanza sciita per cui le turiste devono conformarsi alle leggi islamiche, portando sempre il capo, collo, braccia e gambe coperte. Sono ammessi pantaloni ed i collant purché non trasparenti. Queste regole dovranno essere osservate anche nei locali comuni degli alberghi e durante l’eventuale volo Iran Air per Theran.

    Alimenti e bevande

    Si consiglia di non consumare cibi crudi, di lavare bene e disinfettare frutta e verdura e di bere acqua minerale in bottiglia senza aggiunta di ghiaccio o di bollirla prima del consumo. Le bevande alcoliche sono vietate.
    La cucina iraniana è perlopiù a base di riso, spesso aromatizzato con lo zafferano, pane, verdure, erbe aromatiche e frutta. La carne, in genere agnello o montone tritati o tagliati a tocchetti, è usata per aggiungere sapore ma è raramente l'ingrediente principale, tranne che nel kebab; la carne di cammello viene considerata una vera prelibatezza.
    Altre specialità della cucina iraniana sono il kuku, una specie di frittata, i dolme, verdure o frutti ripieni di riso e verdure o carne, il fesenjun, stufato d'anatra. La frutta è squisita e varia, fichi secchi e pistacchi sono imperdibili. Lo yogurt è molto diffuso, in una versione in genere più acida della nostra e viene spesso servito con l'aggiunta di cetrioli, aglio o erbe fresche e spezie. La bevanda nazionale dell'Iran è il thè, sempre servito nero, forte e bollente.

    Valuta

    La valuta nazionale è il Rial. Le carte di credito non sono riconosciute come mezzo di pagamento. Le valute straniere più comunemente accettate per il cambio in Rial sono il dollaro USA e l'Euro. Si ricorda, infine, che in Iran non è possibile effettuare prelievi presso sportelli Bancomat. Si raccomanda pertanto ai connazionali che intendano visitare il Paese di portare con sé denaro sufficiente a far fronte alle spese durante la permanenza. All’arrivo all’aeroporto internazionale di Teheran è possibile cambiare i contanti presso uno sportello bancario prima del controllo-passaporti. E’ sconsigliato cambiare in albergo.

    Cambi indicativi (Febbraio 2014):
    1 Euro = 33947 Rial, 100000 Rial = 2,95 Euro

    Telefono

    Per telefonare in Iran il prefisso è 0098 seguito dal prefisso della città senza lo zero e di seguito il numero desiderato. Per telefonare in Italia bisogna comporre 0039 seguito dal prefisso della città con lo zero e il numero del destinatario. Presso le edicole o Internet point si possono trovare delle schede internazionali precaricate. Molti alberghi cominciano a fornire gratuitamente il servizio wifi.
    Esiste una telefonia mobile nazionale con collegamento GSM 900 GSM 900/1800 compatibile con quello in uso in Italia , è comunque sempre bene informarsi con il proprio gestore telefonico.

    Corrente elettrica

    La corrente elettrica in Iran è 220 volts frequenza 50 Hz. Le prese sono uguali a quelle italiane in quasi tutti gli alberghi.

    Fuso orario

    Il fuso orario in Iran è di 2 ore e 30 minuti avanti rispetto all’Italia (es. Teheran 14.30 Roma 12.00). Quando in Italia vige l’ora legale, la differenza oraria è di 1 ora e 30 minuti.

    Religioni

    La religione ufficiale dell’Iran è la religione musulmana a maggioranza sciita, mentre una piccola minoranza è sannita. Ancora presenti sul territorio anche zoroastriani, concentrati soprattutto nella zona di Yazd. Anche il cristianesimo è presente diviso fra cattolici, avventisti, protestanti e caldei. In Iran c’è sempre stata una forte presenza ebraica, dopo la rivoluzione molti sono immigrati, al momento sono all’incirca 25.000 quasi tutti commercianti e gioiellieri.

    Mance

    È consuetudine,come ormai in tutto il mondo,lasciare una mancia in hotel ai taxisti,alle guide, agli autisti. Nei viaggi di gruppo con accompagnatore, normalmente le mance vengono raccolte direttamente dallo stesso e si aggirano sui 8/10 USD al giorno a persona; mentre i camerieri dei ristoranti discreti si aspettano di ricevere il 10 %, anche quando il “servizio” è già stato incluso nel conto.

    Letture consigliate

    Alla ricerca di Hassan di Terence Ward (Ponte alle Grazie, Firenze 2003)
    Narra la storia di una famiglia che torna in Iran dopo aver abbandonato il paese ai tempi della rivoluzione islamica. Attraverso il viaggio e la ricerca di antichi luoghi e personaggi, i protagonisti ci restituiscono tutto il fascino di una terra incantata.

    Fiabe dell'Islam a cura di Jolanda Guardi (Giunti, Firenze 2002)
    Una raccolta di racconti dall'immenso patrimonio popolare mussulmano.

    Il giardino di cristallo di Mohsen Makhmabaf (Bompiani, Milano 2003)
    Ambientato a Teheran nei giorni della rivoluzione islamica, questo romanzo narra le storie di cinque donne che si ritrovano a dover guidar da sole le loro famiglie; uno straordinario ritratto dell'Iran contemporaneo.

    Il più personale dei piaceri. Diari di viaggio, Persia 1926-1927 di Vita Sackville-West (Garzanti,
    Milano 1992)
    La letterata inglese del gruppo di Bloomsbury, amica di Virginia Woolf, racconta in modo dettagliato le prodezze di una donna che attraversò in auto l'Europa, la Turchia e l'Iran.

    Il tappeto orientale di John Eskenazi (Allemandi, Torino 2001)
    Attraverso splendide immagini la storia e la tecnica di uno tra i manufatti più affascinanti al mondo.

    Kilim di A.L. Hull e J. Luczyc-Wyhowska (Mondadori, Milano 2000)
    Informazioni su storia, tecniche, motivi decorativi, collezionismo e manutenzione di questi tappeti di antica tradizione.

    L'Impero persiano di Federico Arborio Mella (Mursia, Milano 2003)
    Una panoramica storica da Ciro il Grande alla conquista araba.

    La caverna di Alì Babà di Ana M. Briongos (EDT, Torino 2004, collana "Aquiloni")
    Uno sguardo acuto e ironico, ma anche affettuoso, nei confronti di un paese al quale la scrittrice si sente intimamente legata. Ana M. Briongos delinea un interessante ritratto della realtà complessa e contraddittoria dell'Iran dei nostri giorni.



    La via per l'Oxiana di Robert Byron (Adelphi, Milano 2000)
    Il resoconto, denso di vivide osservazioni e spesso divertente, di un lento passaggio dall'Inghilterra al fiume Oxus (l'Amu Darya), nell'Afghanistan nordoccidentale, con lunghe escursioni in Iran lungo il tragitto.

    Laboratorio Iran a cura di Alessandro Nesti (Franco Angeli, Milano 2003)
    Cultura, religione e modernità in Iran, giovane democrazia che deve affrontare una crescente domanda di partecipazione sociale.

    Le valli degli assassini di Freya Stark (Guanda, Milano 2003)
    Il diario di un viaggio compiuto dall'autrice negli anni '30 attraverso le zone più impervie della Persia.

    Mille e un giorno con gli Ayatollah di Nadia Pizzuti (Datanews, Roma 2002)
    Un'inedita testimonianza di una giornalista italiana che ha trascorso circa tre anni in Iran, seguendo da vicino la tormentata fase di cambiamento inaugurata dal presidente Mohammad Khatami.

    ATTENZIONE:

    Gli USA hanno adottato una legge di riforma del Visa Waiver Program (Programma Viaggio senza Visto), che comporta nuove condizioni per chi intende viaggiare verso gli Stati Uniti in esenzione da visto.
    Tra l’altro, a partire dal 21 gennaio 2016 viene limitata la possibilità di usufruire del programma Visa Waiver Program a chi, essendo doppio cittadino, ha la cittadinanza anche di uno dei seguenti Paesi: Iran, Iraq, Siria o Sudan, nonché per chi ha viaggiato nei citati paesi a partire dal 1° marzo 2011.
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    Iran - La via dei caravanserragli
    01
    GIORNO 01

    Partenza dall’Italia per Shiraz

    Ritrovo dei Signori Partecipanti ai banchi di accettazione della compagnia aerea Qatar Airways o Turkish Airlines, presso l’aeroporto di Milano Malpensa o Roma Fiumicino (altri aeroporti possibili, su richiesta).
    Disbrigo delle formalità di check-in e spedizione del bagaglio direttamente fino a Shiraz.
    Partenza con volo di linea e arrivo in nottata a Shiraz.
    Disbrigo individuale delle formalità doganali ed incontro con la guida parlante italiano fuori dagli arrivi internazionali (con cartello identificativo EARTH).
    Trasferimento in Hotel e sistemazione nella camera assegnata.
    Pernottamento.

    02
    GIORNO 02

    Shiraz

    Prima colazione in Hotel.
    Giornata dedicata alla visita guidata della città di Shiraz, adagiata in una fertile vallata che accoglie campi di cotone, agrumi, riso ed i vigneti che un tempo producevano il celebre vino locale.
    La prima tappa è prevista alla Masjed-e Nasir Al Molk, una graziosa ed elegante moschea detta “moschea rosa” per le sue piastrelle di tale tonalità che decorano le sue pareti ed i pilastri. Risale alla fine del XIX secolo e la sua sala delle preghiere è particolarmente fotografata al mattino quando i raggi del sole filtrano attraverso le sue vetrate policrome e disegnano particolari effetti geometrici sui tappeti persiani che ne coprono i pavimenti.
    Non distante merita una visita lo squisito giardino Bagh-e Naranjestan, al cui centro sorge l’edificio della casa Qavam, già dimora di Mohammad Ali Khan Qavam al-Molk e luogo di ricevimento pubblico riccamente decorato. Il giardino deriva il proprio nome dall’abbondanza di alberi di arance amare che vi crescono, rilasciando un inconfondibile profumo nell’aria in certi momenti dell’anno.
    Proseguimento per il mausoleo Aramgah-e Shah-e Cheragh, cioè dell’imperatore della luce: la leggenda narra che il sito dove attualmente sorge il complesso religioso con la moschea e la scuola teologica fosse in passato un cimitero da cui emanava un raggio di luce proveniente dalla tomba in cui giaceva una salma ricoperta da un’armatura; da un’iscrizione si scoprì così che quello era il luogo di sepoltura di Sayyed Mir Ahmad, figlio dell’Imam sciita Musa al-Kazim, perseguitato e ucciso nell’835 dagli Abbasidi. Oggi il mausoleo rappresenta un’importante meta di pellegrinaggio sciita e anche i non-musulmani, se ben coperti e in atteggiamento discreto, possono ammirare la sua splendida cupola ricoperta di piastrelle blu, i minareti dalla punta dorata e gli specchi decorativi che riflettono la luce ovunque.
    La visita della città continua all’interno della parte più antica di Shiraz, quella che si snoda lungo i corridoi ed i vicoli del bazar Vakil, uno dei più pittoreschi di tutto l’Iran: passeggiando tra botteghe di tappeti artigianali, bancarelle ricolme di spezie e pistacchi e tradizionali case del tè, ci si imbatte nella moschea Vakil, edificata a partire dal 1751, nell’antico bagno pubblico Vakil (hammam) e nel caravanserraglio di Moshir. Il primo caravanserraglio del viaggio si presenta nella tipica architettura con il cortile al centro, decorato con alberi di arance, e le botteghe tutte intorno, disposte su due piani; un tempo gli alloggi al piano superiore servivano come luogo di riposo dei mercanti, mentre gli ambienti al piano inferiore avevano la funzione di magazzino delle merci.
    Durante la passeggiata si avrà anche l’opportunità di gustare qualche tazza di tè in una tradizionale “tea-house” iraniana.
    Pensione completa e pernottamento in Hotel.

    03
    GIORNO 03

    Shiraz - escursione a Naqsh-e Rostam e Persepoli

    Prima colazione in Hotel.
    Partenza via strada in direzione di Naqsh-e Rostam (circa 60 km) per visitare la necropoli che ospita le tombe rupestri dei re achemenidi Dario II, Artaserse I, Dario I e Serse I.
    Scavate nella roccia di una collina, le camere funerarie impressionano non solo per la notevole altezza dal suolo a cui si trovano, ma anche per gli elaborati rilievi intagliati nella pietra raffiguranti vivide scene di conquiste imperiali e di cerimonie solenni; il tutto incorniciato da grandi croci persiane, al cui centro si colloca l’ingresso alla sala del sarcofago.
    A pochi minuti di strada da Naqsh-e Rostam sorge il sito archeologico simbolo indiscusso della ricchezza storica e culturale dell’Iran, Persepoli.
    Dario I salì al trono dell’impero persiano dopo la morte di Cambise e riorganizzò a fondo il sistema di amministrazione dell’enorme territorio imperiale innovando i codici delle leggi, rafforzando la burocrazia e la raccolta dei tributi e regolando la gestione delle province che comprendevano tutta l’Asia centrale, dagli attuali Libia ed Egitto fino ai confini dell’attuale India. 
    Persepoli, nella concezione di Dario che la fece costruire nel 518 a.C., non simboleggiava solo il centro geografico dell’impero ereditato da Ciro il Grande, ma rappresentava anche l’idea di unità e uguaglianza di tutte le diverse civiltà che lo componevano. Abbracciando principi come la tolleranza culturale e il trattamento equo di tutti i soggetti, Dario cercò di riflettere questi concetti nella progettazione del magnifico complesso di Persepoli, invitando i migliori architetti ed artigiani dagli angoli più remoti dell'impero persiano a contribuire alla sua realizzazione. Il risultato è un insieme eclettico di strutture, tra cui scale monumentali, rilievi squisiti e porte imponenti, che testimoniavano la grandezza del dominio di Dario.
    Al termine delle visite, rientro nel pomeriggio a Shiraz e sosta presso il mausoleo Aramgah-e Hafez, il giardino che ospita le spoglie del poeta Hafez, nonché luogo di pellegrinaggio di moltissimi iraniani: amato e venerato come un eroe nazionale, tutti conoscono i suoi poetici versi ed è popolare il detto secondo cui ogni casa in Iran debba conservare una copia del Corano e una raccolta delle poesie di Hafez.
    Dopo aver ammirato il padiglione ottagonale a colonne e le raffinate decorazioni all’interno della sua cupola, rientro in albergo.
    Pensione completa e pernottamento in Hotel.

    04
    GIORNO 04

    Shiraz - Sarvestan - Neyriz - Kerman

    Prima colazione in Hotel.
    Giornata dedicata al trasferimento via strada da Shiraz a Kerman, un lungo percorso di circa 580 km attraverso i quattro differenti paesaggi che caratterizzano l’altipiano iranico: di pianura, lacustre, montano e desertico. Lungo il tragitto verranno effettuate alcune soste.
    Sarvestan è una piacevole cittadina che un tempo fungeva da residenza estiva dei sovrani sassanidi e che oggi è rinomata per le sue produzioni agricole di pistacchi, olive e meloni.
    Sosta alle rovine del Palazzo di Sarvestan, situato a pochi chilometri dalla città e dal 2018 inserito nella lista dei monumenti protetti dall’Unesco: edificato nel V secolo dal re sassanide Bahramgur, si caratterizza per alcuni tipici “iwan” in stile persiano e per la cupola principale in mattoni.
    Proseguimento poi fino a Neyriz, città un tempo situata sulle sponde del lago Bakhtegan: oggi le sue acque salate si sono ritirate di qualche chilometro, ma è ancora visibile l’ambiente lacustre che contraddistingue quest’area protetta, habitat di varie specie di uccelli migratori tra cui i fenicotteri rosa. Visita alla Masjed-e Jameh di Neyriz che un’iscrizione fa risalire al 973 e che presenta una grande volta (iwan) ricoperta internamente da stucco bianco ed esternamente da mattoni e argilla. Rappresenta un esempio di architettura religiosa con influenze pre-islamiche, derivanti cioè dallo stile dei templi zoroastriani: il suo completamento è avvenuto lungo un periodo di svariati secoli, incorporando così gli elementi stilistici e le decorazioni geometriche tipici di ciascuna epoca.
    Al termine della visita, trasferimento a Kerman con arrivo in serata.
    Pensione completa e pernottamento in Hotel.

    05
    GIORNO 05

    Kerman ed escursione nel deserto

    Prima colazione in Hotel.
    Kerman è il capoluogo dell’omonima provincia ed è situata a circa 1750 metri sul livello del mare in una pianura ben irrigata circondata da catene montuose che la separano dal vicino deserto Lut.
    L’origine della città è attribuita al fondatore della dinastia sassanide, Ardashir I, che qui fece edificare nel II secolo un avamposto militare difensivo ai margini del deserto.
    Le scarse precipitazioni primaverili vengono sapientemente convogliate dalle montagne per alimentare le colture di datteri e pistacchi oltre ai roseti da cui viene estratta una delicata essenza.
    I pistacchi sono tra i prodotti più rinomati della regione, ma fin dai tempi di Marco Polo (che visitò Kerman nel 1271 durante il suo viaggio verso la Cina e ne scrisse ne Il Milione) sono fiorenti la produzione ed il commercio di tappeti annodati a mano, impreziositi da tipici motivi floreali, animali e figurati.
    La visita alla città si focalizza sul complesso Ganjali Khan (dal nome del fondatore Ganji Ali Khan, governatore della provincia ai tempi di re Abbas I), un’ampia area di edifici che circondano una vasta piazza e che costituiscono il centro storico di Kerman: la passeggiata consentirà di ammirare il susseguirsi di botteghe artigianali del bazar (particolarmente apprezzati sono i manufatti in rame), corridoi coperti da tipiche volte, una piccola moschea, una scuola coranica madrasa, torri del vento e tradizionali bagni pubblici trasformati in museo (Hammam Museum) o in tradizionale casa da tè (Hamam-e Vakil Chaykhaneh).
    Un bel portale decorato con piastrelle colorate e sormontato dalla torre del vento e dalla torre dell’orologio mette in collegamento il bazar con il caravanserraglio di Vakil, uno dei più grandi di tutto l’Iran (120 stanze), fatto edificare nel 1870 dal governatore di Kerman dell’epoca Mohammad Esmail Khan Vakil-ol Molk.
    Non distante sorge la Masjed-e Jameh, elegante moschea risalente al XIV secolo e decorata con raffinate piastrelle blu: al posto dei tradizionali minareti, il suo portale principale è sovrastato da una torre dell’orologio.
    Prima di lasciare la città, sosta presso l’edificio storico Gonbad-e Jabaliye, spesso raffigurato come il simbolo di Kerman: una struttura ottagonale in pietra sormontata da una cupola in mattoni dalla funzione sconosciuta, forse un osservatorio o un mausoleo risalenti comunque al II secolo.
    Partenza da Kerman via strada in direzione del villaggio di Shahdad (circa 100 km): superate le creste montagnose che delimitano l’inizio della conca desertica più estesa dell’Iran ci si inoltra nello spettacolare paesaggio del Dasht-e Lut. A bordo di potenti veicoli fuoristrada 4x4 si abbandona la strada asfaltata per un’escursione alla scoperta dei variegati aspetti morfologici e geologici che caratterizzano questo ecosistema protetto anche dall’Unesco.
    Dasht-e Lut in farsi significa deserto vuoto, cioè senza acqua né vegetazione: la sua collocazione a “conca” protetta da catene montuose ne determina il clima completamente arido durante tutto l’anno, mentre tra giugno e ottobre una regolare depressione atmosferica causa la formazione di forti venti che lo attraversano insistentemente. Il clima secco e i forti venti provocano due fenomeni per cui il deserto Lut è considerato un ambiente unico al mondo: innanzitutto qui si registrano in estate le temperature più alte al mondo, con un record alla superficie di ben 70.7 gradi centigradi, mentre in inverno e primavera l’escursione termica può abbassare la temperatura notturna fin sottozero; in secondo luogo, la costante azione del vento che trasporta granelli di sabbia a grande velocità per lunghi periodi di tempo e sempre nella stessa direzione ne modella il paesaggio in modo davvero scenografico, alternando enormi lastre di pietra a profondi canaloni denominati “kalouts”, distese di sabbia fine a formazioni rocciose di ogni forma e colore.
    In base alla stagione ci si fermerà in un punto panoramico per osservare alla luce cangiante del tramonto il paesaggio desertico che muta colore a seconda dell’origine geologica delle sue rocce e sabbie. Dopo aver gustato, a seconda dell’ora, una bevanda calda come merenda o uno spuntino come aperitivo davanti al fuoco acceso sotto le stelle, rientro in Hotel a Kerman.
    Pensione completa e pernottamento in Hotel.

    06
    GIORNO 06

    Kerman - escursione a Rayen e Mahan

    Prima colazione in Hotel.
    Partenza via strada in direzione di Rayen (circa 110 km) e all’arrivo visita di Arg-e Rayen, stupefacente cittadella fortificata, tipico esempio di architettura “bioclimatica” del deserto: la fortezza conserva al suo interno i resti di un castello e di una vera cittadella con abitazioni, cortili, vialetti, botteghe tutti edificati in mattoni di fango e paglia capaci di mantenere costante la temperatura interna e di allontanare gli insetti. Oltre all’ottimo stato di conservazione, Arg-e Rayen vanta una posizione panoramica spettacolare grazie al profilo del monte Hezar (oltre 4400 metri di altezza) che si staglia all’orizzonte.
    Rientro in direzione di Kerman e sosta dopo circa 70 km nei pressi della cittadina di Mahan per la visita al Bagh-e Shahzde: è impressionante entrare in questa piacevole oasi verde passando nel giro di pochi passi da un ambiente semi-arido ad un tipico giardino persiano con fontane, alti alberi, prati e un padiglione residenziale. Creato nel 1873, il giardino circonda la residenza del principe Qajar Abdul Hamid Mirza.
    Non molto distante sorge il complesso funerario Aramgah-e Shah Ne’matollah Vali, dedicato al mistico e poeta Ne’matollah Vali: immerso in un giardino delizioso che evoca grande armonia, il complesso è stato costruito nel 1436 e poi abbellito e ampliato in epoca abbaside (la cupola azzurra) e qajara (i minareti gemelli).
    Terminata la visita al santuario, rientro in Hotel a Kerman.
    Pensione completa e pernottamento in Hotel.

    07
    GIORNO 07

    Kerman - caravanserraglio di Zein-o-din

    Prima colazione in Hotel.
    Partenza alla volta di Yazd percorrendo la stessa strada che nell’antichità veniva grossomodo utilizzata dai mercanti della Via della Seta.
    Nel XVII secolo, molti sovrani e governatori locali fecero edificare lungo le direttrici commerciali rifugi sicuri in cui i mercanti trovavano ristoro e protezione, non solo dalle avversità climatiche, ma anche dai banditi che prendevano di mira le carovane che trasportavano seta, spezie e altri beni di valore: i caravanserragli si trovavano ad una giornata di viaggio l’uno dall’altro, cioè circa 30/40 km di distanza.
    Dopo circa 300 km di percorso da Kerman, arrivo al caravanserraglio di Zein-o-din: la sua peculiarità riguarda la forma architettonica circolare, unica in tutta la Via della Seta, con cinque torri semicircolari unite da un muro ottagonale che circonda un cortile adorno di bellissimi portici e di una fontana centrale. Fatto edificare in epoca safavide dal governatore Zein-o-din in mattoni di fango e paglia, la sua forma risultò particolarmente efficace nel proteggere gli occupanti dai saccheggi, dalle temperature eccessive e dalle tempeste di sabbia del deserto.
    Sistemazione nella stanza assegnata presso il semplice albergo in cui è stato convertito il caravanserraglio: gli ambienti sono semplici e divisi con tende, i letti consistono in spartane brandine o materassi a terra, i bagni sono in comune.
    Resto della giornata libero per godersi la genuina atmosfera di un caravanserraglio tradizionale.
    Pensione completa e pernottamento in caravanserraglio.

    Nota bene: chi preferisse pernottare in albergo con tutti i comfort, potrà proseguire il percorso fino a Yazd dopo la visita al caravanserraglio.

    08
    GIORNO 08

    Zein-o-din - Saryazd - Yazd

    Proseguimento per Saryazd (circa 40 km), un villaggio che in passato rappresentava l’ultima tappa lungo la via carovaniera del deserto prima di raggiungere Yazd, per chi proveniva da oriente.
    Alcune vestigia del passato raccontano l’importanza che ricoprì questo rifugio nel deserto: due caravanserragli, una cisterna dell’acqua e soprattutto la fortezza circondata da mura concentriche, alte torri ed un fossato (oggigiorno vuoto).
    Il castello, edificato in epoca sassanide tra il III ed il VII secolo, forniva protezione alle merci che venivano immagazzinate nelle sue 480 celle di fango e paglia.
    Trasferimento verso Yazd (circa 50 km), con sosta a circa 15 km dalla città per visitare Dakhmeh-ye Zartoshtiyun, le “torri del silenzio” che si ergono nel deserto e dove gli zoroastriani deponevano i defunti per farli divorare dai rapaci. Lo zoroastrismo è una religione monoteista basata sugli insegnamenti del profeta Zaratustra ed era diffusa nell’impero persiano fino all’avvento dell’Islam, cioè fino alla conquista araba della metà del VII secolo. I principi fondamentali dello zoroastrismo, legati al dualismo tra bene e male, alla parità tra uomo e donna, al rispetto dell’ambiente, all’uguaglianza tra tutti gli esseri viventi, al valore del lavoro e della carità, sopravvivono tuttora in alcune piccole comunità in Iran (Yazd e Kerman), Tagikistan, Azerbaijan e India. Uno di questi principi recita che il creatore Ahura Mazda, di cui Zaratustra o Zoroastro è profeta, manifesta la sua energia attraverso il fuoco e tutte le liturgie dei devoti di questa religione comprendono la fiamma o la luce.
    Arrivo infine a Yazd (circa 50 km), una delle città più antiche del mondo, caratterizzata dalle sue case color ocra: situata a 1300 metri di altitudine, ai margini dei deserti di Dasht-e Kavir e Dasht-e Lut, Yazd fu nei secoli anch’essa un’importante tappa lungo una delle diramazioni della Via della Seta verso il Golfo persico, meta di carovane di mercanti di spezie, sete, tessuti e tappeti.
    Il suo clima arido e secco ha indotto la gente del posto a dotarsi di ingegnosi sistemi di areazione e di gestione della (scarsa) acqua: tuttora, le torri del vento “badgir” e i canali sotterranei “qanat” caratterizzano la città di Yazd e la sua capacità di adattarsi alle difficili condizioni climatiche del deserto. Yazd rappresenta inoltre il più importante centro dell'antico culto del fuoco, la religione di Zoroastro, di cui sopravvivono ancore diverse comunità. Qui nel 1272 si fermò Marco Polo durante il suo viaggio verso la Cina, mentre nel 1974 Pierpaolo Pasolini vi girò alcune scene del film “Il fiore delle mille e una notte”.
    Sistemazione in Hotel e nel pomeriggio visita alla città: prima sosta presso l’Ateshkadeh, il tempio del fuoco zoroastriano al cui interno arde la fiamma perenne (si dice che bruci ininterrottamente dal 470 d.C.). L’elegante edificio neoclassico è decorato con il Faravahar, il simbolo della religione: le ali spiegate rappresentano il motto “buoni pensieri, buone parole, buone azioni”, mentre il grande anello suggerisce il dualismo tra bene e male.
    Proseguimento per il Museo dell’Acqua: Yazd è famosa per i suoi “qanat” (acquedotti sotterranei) e questo museo offre, attraverso una serie di fotografie, mostre e disegni architettonici, uno scorcio affascinante sul mondo nascosto dei corsi d'acqua che hanno permesso alla vita di fiorire anche nel deserto. C’è anche un qanat visitabile che scorre sotto l’edificio del museo.
    Sosta al giardino Bagh-e Dolat, iconica oasi verde in stile persiano al cui centro sorge un grazioso padiglione che fu residenza dello scià Karim Khan Zand: alte piante di arance amare e di melograno si allineano intorno all’acqua delle fontane, favorendo la simmetria tipica dei giardini locali, mentre il “bagdir” (torre di ventilazione) più alto dell’Iran svetta con i suoi 33 metri sul padiglione, dagli interni finemente decorati.
    La giornata di visite volge al termine quando ci dirigiamo verso il centro storico, i quartieri Fahadan con le tipiche case di mattoni e fango. Qui, visita alla moschea Masjed-e Jameh, edificata nel XV secolo sui resti di un tempio zoroastriano e caratterizzata da un raffinatissimo portale di ingresso in maiolica sormontato da due svettanti minareti di quasi 50 metri d’altezza. Gli squisiti mosaici sulla cupola e sul “mihrab” (la nicchia che indica la direzione della Mecca) unitamente alle piastrelle sopra l'ingresso principale del cortile sono capolavori di calligrafia che evocano nomi sacri in schemi grafici infinitamente complessi.
    Pensione completa e pernottamento in Hotel.

    09
    GIORNO 09

    Yazd - escursione a Meybod e Chak-Chak

    Prima colazione in Hotel.
    Mattinata dedicata alla visita di alcune attrazioni nei dintorni di Yazd, poco conosciute e normalmente non considerate nei circuiti di viaggio in Iran, ma meritevoli di una visita.
    Prima tappa a Meybod (circa 55 km), per visitare il caravanserraglio Shah Abbasi, cioè uno dei 999 caravanserragli voluti da Abbas I nel suo impero: il cortile centrale è circondato da 100 nicchie, vanta una fontana alimentata dal sistema idrico dei “qanat” e si integra in un complesso di mattoni che comprende anche una grande cisterna, stalle esterne e torri del vento.
    Proseguimento per altri 55 km verso il sito zoroastriano di Chak Chak, santuario incastonato sulla roccia di un pendio montuoso: il nome del luogo pare derivi dal suono dell’acqua che gocciola all’interno della grotta.
    Rientro quindi a Yazd (circa 70 km) e nel pomeriggio completamento della visita alla città, la cui posizione remota ai margini del deserto l’ha risparmiata dalle distruzioni belliche che hanno subito altre località iraniane, consentendole di conservare intatto il suo aspetto originale.
    In epoca timuride il sovrano Amir Jalal Addin Chakhmaq inaugurò i lavori di costruzione della piazza e della moschea oggi conosciute come complesso di Amir Chakhmaq: attualmente comprende anche un caravanserraglio, una fontana, un pozzo dell’acqua ed una struttura in legno permanente che viene utilizzata durante le celebrazioni commemorative dell’Ashura. La struttura a tre piani colpisce per la simmetria delle sue nicchie e per gli inconfondibili minareti che la slanciano verso il cielo.
    Inoltrandosi poi nel labirinto di vicoli della città vecchia si raggiunge una caffetteria dotata di terrazza “rooftop” da cui ammirare il panorama su Yazd, sorseggiando in totale relax una bevanda e sgranocchiando qualche snack locale. Il profilo dei tetti dell’antica Yazd è reso inconfondibile dal susseguirsi di tradizionali cisterne contenenti acqua potabile (āb anbār) affiancate da 4 o 6 torri del vento (bagdir) con funzione di areazione e raffreddamento.
    Rientro infine in albergo.
    Pensione completa e pernottamento in Hotel.

    10
    GIORNO 10

    Yazd - Kharanaq - Khur - escursione nel deserto Mesr

    Prima colazione in Hotel.
    Partenza via strada alla volta di Khur (circa 300 km), attraversando un paesaggio quasi desertico.
    Dopo circa un’ora di strada, sosta nella località di Kharanaq (circa 70 km) letteralmente “il luogo di nascita del Sole”, risalente all’era sassanide e già luogo di riposo per mercanti e viaggiatori che attraversavano la Via della Seta: il caravanserraglio di Kharanaq ha più di 400 anni ed in passato ha ospitato non solo commercianti, ma anche pellegrini che si recavano nella città sacra di Mashhad.
    Visita alle rovine del castello di Kharanaq Ardakan, labirintico complesso di edifici in argilla e paglia (alcuni anche di due o tre piani), vecchi di quasi 2000 anni, circondati da imponenti mura e torri di avvistamento.
    Il villaggio vanta anche un sorprendente minareto “mobile” (ne esistono solo tre in tutto l’Iran), in grado cioè di oscillare in caso di terremoto ed un antico ponte in pietra con funzioni originarie, si ipotizza, anche di diga.
    Proseguimento del viaggio fino al piccolo paese di Khur situato ai margini del deserto centrale iraniano. Sistemazione in Hotel (semplice).
    Escursione nel deserto Mesr, il cui particolare paesaggio ricorda le ambientazioni del film italiano “Il deserto dei Tartari” diretto nel 1976 da Valerio Zurlini: un vasto mare di sabbia, dune e montagne dominato da un silenzio assoluto.
    Rientro in Hotel, pensione completa e pernottamento.

    11
    GIORNO 11

    Khur - Damghan

    Prima colazione in Hotel.
    Attraverso il deserto di sabbia Dasht-e Kavir, proseguimento del viaggio in direzione nord fino a Damghan (circa 375 km).
    Damghan è una piccola città di fondazione ellenica, famosa anche come “città dalle cento porte” e interessante dal punto di vista architettonico poiché conserva costruzioni di epoca selgiuchide (corrispondente in Italia al periodo romanico).
    Arrivo, sistemazione in Hotel (semplice) e resto della giornata dedicato alla visita di Damghan.
    La moschea Tarikhhuneh venne edificata nel 760 sui resti di un importante tempio zoroastriano del fuoco e rappresenta un esempio tipico di transizione tra l'arte sassanide e l’architettura islamica. Vanta anche un minareto in mattoni di 30 metri d’altezza.
    La torre tombale di Pir Alamdar è uno dei massimi esempi di architettura selgiuchide con funzione di mausoleo. Rientro in Hotel, pensione completa e pernottamento.

    12
    GIORNO 12

    Damghan - Semnan - Garmsar

    Prima colazione in Hotel.
    Partenza per Semnan (circa 120 km).
    All’arrivo, si ammirerà la porta d’ingresso della città, Darvaza-e Arg, appartenente al periodo della dinastia Qajar; in seguito, visita alla millenaria moschea Masjed-e Jameh, sormontata da un antico minareto in mattoni alto 32 metri; sosta infine nella piazza delle cerimonie pubbliche Tekieh Pahneh, spazio urbano molto raro e unico nel suo genere, appartenente anch’essa al periodo qajaro.
    Al termine, proseguimento in direzione di Garmsar (circa 120 km), con sosta lungo il percorso presso il magnifico caravanserraglio di Dehnamak che, per le sue strutture architettoniche, è stato oggetto di studi da parte di varie università italiane (La Sapienza di Roma, il Politecnico di Milano, il Politecnico di Bari).
    Conosciuto anche come caravanserraglio di Shah Abbasi o Palazzo Bahram, l’edificio storico si trova sull’antica direttrice Jaad-e Sangi che unisce Isfahan, Kashan, Garmsar e Khorasan. Le ricerche archeologiche indicano che l'attuale complesso è stato costruito in epoca safavide sulle fondamenta di rovine risalenti all'epoca timuride e pre-islamica.
    Un aspetto peculiare e sorprendente è l’antico sistema idrico capace di approvvigionare il caravanserraglio di acqua fresca in una zona semidesertica.
    Arrivo poi a Garmsar e sistemazione in Hotel (semplice).
    Pensione completa e pernottamento in Hotel.

    13
    GIORNO 13

    Garmsar - Kashan

    Prima colazione in Hotel.
    Trasferimento a Kashan (circa 270 km) e, all’arrivo, visita della cittadina che è celebre per la produzione di raffinati tappeti artigianali, per le tipiche mattonelle smaltate “kashi” da cui prende il nome e per la distillazione dell’acqua di rose, sia come profumo che per la preparazione di dolci, grazie all’abbondanza di roseti che la circondano.
    Uno dei tratti peculiari del luogo è la ricchezza nel suo tessuto urbano di affascinanti case tradizionali nascoste da alte mura, risalenti all’era qajara quando Kashan era un centro commerciale di rilievo soprattutto nel campo dei tessuti e delle ceramiche.
    Facoltosi mercanti fecero edificare le proprie dimore, ciascuna con proprie caratteristiche specifiche, ma tutte accomunate da un unico principio architettonico: ogni casa è infatti disposta attorno a una serie di cortili interconnessi ciascuno con una funzione separata (gli alloggi della famiglia, gli alloggi degli ospiti, gli ambienti per lo svolgimento degli affari, gli alloggi della servitù ecc). Le dimore dei mercanti meglio conservate sono Khan-e Boroujerdi e Khan-e Tabatabaei.
    Merita una tappa anche il bazar storico di Kashan, per oltre 8 secoli il cuore commerciale della città: qui è possibile passeggiare tra le botteghe degli artigiani, i laboratori che vendono l’acqua di rose, i caravanserragli, le madrasse, le moschee, i bagni pubblici e le tipiche case da tè.
    Pensione completa e pernottamento in Hotel.

    Opzionale da Garmsar: è possibile effettuare una deviazione dal tour principale per una visita alle principali attrazioni della capitale iraniana, Tehran, prima di ricongiungersi all’itinerario base presso Kashan (vedere dettagli dell’estensione in calce al programma).

    14
    GIORNO 14

    Kashan - Isfahan

    Prima colazione in Hotel.
    Partenza per l’ultima tappa del viaggio tra deserti e caravanserragli, cioè Isfahan (circa 210 km).
    Occorrono pochi chilometri di strada da Kashan per raggiungere il caratteristico giardino di Fin (Bagh-e Fin), ricco di padiglioni, vasche e fontane nel tradizionale stile persiano: insieme ad altri 8 giardini sparsi per l’Iran, Fin è riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità per la sua progettazione in simbiosi con le specifiche condizioni climatiche del luogo. Diviso sempre in quattro settori, con l'acqua che gioca un ruolo importante sia per l'irrigazione che per l'ornamento, il giardino persiano è stato concepito per simboleggiare l'Eden e i quattro elementi zoroastriani di cielo, terra, acqua e piante.
    Trasferimento a Isfahan, una delle città più affascinanti di tutto il mondo islamico, grazie ai suoi raffinati mosaici di piastrelle azzurre, ai suoi bellissimi giardini e ai suoi edifici in stile tradizionale iranico. Lo scrittore inglese Robert Byron menzionò Isfahan tra “quei rari luoghi, come Atene o Roma, in cui l’umanità trova comune sollievo”. Situata a 1600 metri sul livello del mare, beneficia di una posizione geografica privilegiata rispetto al contesto dell’arido altipiano iranico: la vicinanza con i monti Zagros e la presenza del fiume Zayandeh (seppure asciutto per gran parte dell’anno) ne hanno favorito un microclima piacevole e un’abbondanza di verde che in ogni epoca hanno attirato l’interesse di civiltà e regnanti desiderosi di ampliarne il ruolo nella storia iraniana. A partire dal sovrano Abbas I, che nel 1598 vi trasferì la propria capitale, fino alle più recenti ristrutturazioni seguite ai danneggiamenti subiti durante la guerra con l’Iraq, Isfahan è stata oggetto di grandi opere di abbellimento, restauro e sviluppo da parte di tutti gli scià delle dinastie safavide e pahalavi. Oggi la città è orgogliosa dell’antico proverbio persiano che la definisce “la metà del mondo”, proprio grazie all’ineguagliabile patrimonio artistico e culturale consolidatosi nei secoli.
    Resto della giornata dedicato alla visita della città, esplorando innanzitutto i tesori che circondano la stupenda piazza centrale Naqsh-e jahān, oggi conosciuta anche come piazza dell’Imam Khomeini: di forma rettangolare, con i suoi oltre 500 per 160 metri di lato rappresenta una delle più ampie piazze di tutto il mondo ed è inserita dal 1979 nella lista dei patrimoni mondiali protetti dall’Unesco. Dal lato settentrionale, quello dominato dall’inconfondibile porta di Qeysarieh, lo sguardo abbraccia fontane, spazi verdi, vialetti, panchine e un’infinità di botteghe che si susseguono lungo i portici ai lati della piazza, interrotte solamente dai capolavori dell’architettura persiana: la moschea dello sceicco Lotfollah ed il palazzo Ali Qapu che si osservano una di fronte all’altro dai lati lunghi e la moschea dello Scià (ora dell’Imam) posizionata sul lato corto meridionale.
    La Masjed-e Sheikh Lotfollah fu edificata tra il 1602 ed il 1619 dallo scià Abbas I in onore del suocero, lo sceicco Lotfollah appunto, studioso dell’Islam che fu invitato a sovraintendere la moschea e la sua scuola teologica. Priva di minareto e cortile, l’edificio religioso si caratterizza per la cupola in piastrelle di un delicato color crema e per il portale che racchiude splendidi arabeschi e “muqarnas”, nicchie stalattitiche decorative tipiche dell’arte islamica.   
    Il palazzo Kakh-e Ali Qapu venne innalzato in varie fasi a partire dalla fine del XVI secolo come residenza reale di Abbas I e con i suoi quasi 40 metri di altezza domina l’intera piazza: dalla sua grande terrazza sostenuta da colonne lignee un tempo i regnanti assistevano alle partite di polo che si svolgevano nella piazza sottostante. La sala della musica rappresenta un gioiello artistico grazie alle raffinatissime decorazioni in stucco che non solo l’abbellivano esteticamente, ma provvedevano anche a esaltare il suono degli strumenti che vi venivano suonati.
    La Masjed-e Shah (ora ribattezzata Masjed-e Emam) venne fatta costruire sempre da Abbass I e la sua iconica cupola venne completata nel 1629, proprio nell’ultimo anno del suo regno: le piastrelle turchesi sono l’elemento caratterizzante di questo capolavoro artistico e, oltre a decorare la grande cupola, abbelliscono i due minareti, il portale di ingresso e gli interni, impreziosite da disegni geometrici, motivi floreali e versetti nella calligrafia islamica.
    Al termine delle visite, rientro in albergo.
    Pensione completa e pernottamento in Hotel.

    15
    GIORNO 15

    Isfahan

    Prima colazione in Hotel.
    Trasferimento nel quartiere armeno di Nuova Jolfa, così chiamato per la sua origine storica risalente al periodo (XVII secolo) in cui Abbass I trasferì ad Isfahan un’intera comunità di cristiani armeni da Jolfa, appunto, località dell’Iran settentrionale: in cambio delle loro abilità imprenditoriali, commerciali ed artistiche, lo scià concesse un quartiere dove stabilirsi e la libertà religiosa.
    Visita alla Kelisa-ye Vank (cattedrale di Vank), chiesa armena fatta edificare tra il 1648 ed il 1655 per la comunità cristiana che all’epoca contava oltre 40.000 membri protetti dai sovrani safavidi. I suoi interni sono sontuosamente decorati con affreschi murali pieni di colori ed illustrazioni.
    Attraversando uno degli undici ponti fluviali di Isfahan si torna nei pressi del centro storico per visitare la Masjed-e Jameh, la moschea del venerdì che, oltre ad essere un luogo di culto attivo, rappresenta anche un vero e proprio museo di architettura islamica in grado di mostrare la miglior espressione di nove secoli di attività artistica in campo religioso.
    Il sito ospitava originariamente le attività degli zoroastriani sassanidi, poi nell’XI secolo i Selgiuchidi hanno innalzato la grande moschea congregazionale contraddistinta da una notevole eleganza geometrica: da quel momento ogni secolo ha visto l’edificio abbellirsi di particolari artistici tipici di ciascuna epoca.
    Nei pressi della piazza Naqsh-e jahān, alle spalle del palazzo Ali Qapu, visita all’edificio Chehel Sotun, letteralmente “quaranta colonne”: circondato da un bel giardino in stile persiano, si erge il padiglione dei ricevimenti che annovera 20 colonne, che diventano 40 se si contano quelle riflesse nella fontana antistante. La sala del trono colpisce per la ricchezza e raffinatezza delle sue decorazioni che rappresentano, sottoforma di grandi affreschi, scene di vita a corte e di battaglie avvenute prevalentemente durante il periodo safavide.
    Resto della giornata a disposizione per passeggiare nella magica atmosfera serale del centro storico cittadino: si potrà indulgere in un po’ di shopping nelle botteghe allineate sotto i portici della piazza o oltrepassare la porta di Qeysarieh ed inoltrarsi nel vivace bazar e-Borzog; consigliamo di percorrere a piedi la storica strada Chahar Bagh Street con i suoi viali alberati e le panchine che la fanno assomigliare ai boulevard parigini, fino a raggiungere l’iconico ponte Sio-Se-Pol, lungo il quale la gente di Tehran si incontra per chiacchierare, gustarsi un pic-nic nei parchi circostanti, cantare, suonare e giocare.
    Rientro in Hotel e camera a disposizione fino alla partenza.
    Pensione completa.
    In nottata trasferimento in aeroporto per la partenza del volo di rientro in Italia.

    16
    GIORNO 16

    Isfahan - Rientro in Italia

    Partenza con volo di linea Qatar Airways o Turkish Airlines e arrivo in giornata a Milano Malpensa o Roma Fiumicino.

    Estensioni

    Iran  |  3 giorni

    Estensione a Tehran da Garmsar

    Su base privata in lingua italiana

    Il viaggio che percorre le testimonianze storiche ed architettoniche lungo le ramificazioni iraniane della Via della Seta può essere integrato...

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